Tanti medici vicini all’età della pensione di Quota A si chiedono perché ci sia così tanta differenza tra l’andarci a 65 anni e aspettare i 68 anni canonici.

La risposta è nel metodo di calcolo. La riforma delle pensioni del 2012, che ha messo in sicurezza i conti Enpam raggiungendo una sostenibilità a 50 anni, ha infatti previsto sia un aumento graduale dell’età per la pensione di vecchiaia, in linea con l’aumentata aspettativa di vita, sia – per la Quota A – il passaggio al contributivo a partire dal 1° gennaio 2013.

Chi va in pensione a 68 anni riceverà quindi una pensione calcolata con il tradizionale metodo Enpam (contributivo indiretto a valorizzazione immediata) fino al 31 dicembre 2012, mentre per gli anni successivi si applicherà lo stesso metodo di calcolo usato dall’Inps.

Per la Quota A resta comunque possibile andare in pensione anticipata a 65 anni ma a patto di chiedere l’applicazione del metodo contributivo retroattivamente, a partire dall’inizio della propria iscrizione all’Enpam.

QUANTO

Generalmente applicando lo stesso calcolo contributivo garantito dall’Inps la pensione risulta notevolmente più bassa.

Prendendo il caso reale di un’iscritta oggi sessantatreenne, vediamo che andando in pensione a 68 anni prenderebbe più di 4mila euro annui, mentre anticipando a 65 anni la pensione si ridurrebbe a meno di 2.400 euro.

Nonostante le altre variabili in gioco, la dottoressa presa come esempio riceverà – nell’arco della vita – un importo totale del 30 per cento superiore se aspetterà l’età della vecchiaia, anche considerando il fatto che chi va in pensione a 68 anni paga la Quota A per tre anni in più e percepisce l’assegno tre anni più tardi.

Gli importi variano ovviamente da caso a caso e dipendono molto dall’età e da quanto si è versato (in particolare per i più anziani che avevano scelto di pagare sempre la quota ridotta). Per vedere un’ipotesi personalizzata si può consultare la propria area riservata.

METODO ENPAM

In generale con il metodo di calcolo della Fondazione si guadagna rispetto al contributivo pubblico. Continuano a beneficiare integralmente del sistema Enpam le pensioni di Quota B, della gestione della medicina generale e degli specialisti ambulatoriali. Dal 2013 si applica invece il contributivo per la Quota A e la gestione degli Specialisti esterni.